Nuove Linee Guida per la protezione catodica in ambito gas

Introduciamo l’intervista a Fabio Brugnetti qui di seguito, con una premessa a firma Giuseppe Landi, presidente APCE.

“La pubblicazione della revisione delle Linee Guida rappresenta un importante segnale di continuità nel ruolo di APCE come riferimento nazionale sul tema della protezione catodica. Conferma l’impegno attivo dell’Associazione nei rapporti con le Istituzioni e in particolare con ARERA, e consolida la propria capacità di facilitare la comprensione e interpretazione della normativa tecnica, a supporto dei gestori di utilities e del mondo industriale che ne costituisce l’indotto. Per tali realtà è fondamentale avere riferimenti e interpretazioni certe per pianificare gli investimenti necessari a garantire i livelli di servizio e sicurezza delle infrastrutture energetiche lineari, che rappresentano e continueranno a rappresentare in futuro un patrimonio fondamentale per il nostro Paese.”

 

Intervista a Fabio Brugnetti, Apce

 Lo scorso 24 marzo è uscita la quinta edizione delle Linee Guida relative alla “Protezione catodica della rete in acciaio di distribuzione del gas.” Quali sono i punti fondamentali che emergono?

Lo scopo delle Linee Guida è quello di armonizzare, in rispetto alla normativa nazionale e internazionale, la manutenzione che i gestori delle reti di distribuzione gas applicano alle infrastrutture.

Dal 2015 al 2019 si è lavorato, a livello internazionale, per aggiornare la norma europea EN 12954, base tecnica storica dei tavoli UNI sui quali, successivamente, si è costruita l’architettura delle Linee Guida dei gruppi di lavoro APCE.

Il riferimento internazionale per la protezione catodica delle strutture convoglianti gas metano è il recente testo  UNI EN ISO 15589/1.

Come per lo storico documento EN 12954 anche questa norma UNI EN ISO 15589-1 non entra nel dettaglio delle singole peculiarità di ogni paese a livello di gestione degli impianti, quindi l’aggiornamento delle norme UNI e di conseguenza delle Linee Guida APCE è stata un’iniziativa inevitabile.

Uno degli aspetti principali dell’aggiornamento consiste nell’individuazione di un maggiore numero di punti caratteristici nelle infrastrutture; questi siti risultano essere i più rappresentativi dal punto di vista del rischio di corrosione, quindi sottoposti a controlli periodici con operatore più frequenti o sottoposti a telesorveglianza.

Non da meno l’impiego di elettrodi di riferimento, usati per il monitoraggio del parametro di protezione catodica, dotati di sonde di potenziale; la sonda di potenziale simula un difetto che potrebbe essere presente nel rivestimento isolante e protettivo applicato ai gasdotti; la stretta vicinanza tra elettrodo e sonda permette di mitigare l’effetto elettrico delle ferrotranvie presente nel parametro elettrico della protezione catodica

Entro l’anno di riferimento 2024 la rete gasdotti di trasporto distribuzione e stoccaggio del gas dovrà essere aggiornata e allineata a questi due importantissimi aspetti tecnici.

Per raggiungere questo obiettivo APCE ha già iniziato a lavorare sulla nuova edizione delle Linee Guida che abbraccerà anche gli altri due settori di applicazione.

 

Si parla quindi di innovazione tecnologica?

Innovazione tecnologica e implementazione di dispositivi di telesorveglianza che sposano a pieno l’impiego degli elettrodi di riferimento con sonda di potenziale per poterne ricavare il massimo dei benefici dal punto di vista del monitoraggio.

Quando si parla di telesorveglianza si intendono dispositivi elettronici che hanno il compito di acquisire, elaborare e trasmettere i dati di protezione catodica associati alle sonde di potenziale; ARERA per le infrastrutture di trasporto e stoccaggio gas ha imposto già dal 2015 l’uso della telesorveglianza per il monitoraggio in continuo di tutti i punti di misura caratteristici e degli impianti che generano la corrente di protezione catodica.

 

Quando parla di misure, a cosa si riferisce?

Per punto di misura caratteristico è inteso il luogo dove vengono collegati gli strumenti di monitoraggio e dove si ha la possibilità di rilevare i parametri elettrici di protezione catodica. È un’architettura passiva, cavi collegati a sonde di potenziale o elettrodi, strumenti quindi distanti dai meter.

 

L’aggiornamento delle Linee Guida sarà tale da rendere necessaria l’introduzione di nuovi processi e conseguenti investimenti o sarà un adeguamento poco impattante?

Per tutti i gestori sarà un cambiamento importante in quanto andranno aumentati i punti di manutenzione periodica con relativi investimenti per adeguamento impiantistico (scavi per la posa degli elettrodi di riferimento con sonda di potenziale) e tecnologico (revamping della telesorveglianza).

 

Il risultato della revisione delle Linee Guida è frutto di un lavoro concertato con i distributori?

Il progetto di aggiornamento nasce nel gruppo di lavoro APCE a cui partecipano tutti i soci, quindi il trasportatore (Snam), gli stessi distributori, le aziende di elettronica e quindi i produttori di dispositivi. Si tratta di un gruppo di lavoro ad ampio spettro quindi le scelte tecniche adottate sono assolutamente condivise dall’industria.